- Il Blog di Imballaggi 2000
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Cosa si intende per imballaggio secondario e qual è la differenza rispetto al primario e al terziario?
Se hai deciso di aprire questo articolo, significa che la cosa ha incuriosito anche te.
Il problema è che spesso si tende a confondere il packaging primario e quello secondario, perché la differenza è molto sottile, e una spiegazione poco chiara rischia solo di generare ulteriore confusione.
In questo articolo cercheremo dunque di fare maggiore chiarezza in merito.
La sostanziale differenza tra imballaggi primari, secondari e terziari
Concetto di imballaggio e funzioni in un magazzino
Il concetto di imballaggio si riferisce agli elementi che proteggono e raggruppano le merci per il loro trasporto, stoccaggio e movimentazione.
Durante i processi della catena di fornitura, i prodotti sono esposti a una serie di rischi potenziali che l'imballaggio deve ridurre al minimo.
I rischi possono essere dovuti a condizioni ambientali (temperature o umidità estreme), a errori di movimentazione (urti, graffi, schiacciamenti, ecc.), al deterioramento dello stoccaggio (scadenza, erosione, corrosione, ecc.) o ad altro, come furti e rapine.
Questi rischi possono variare in modo significativo a seconda del tipo di carico stoccato, soprattutto nel caso dello stoccaggio di prodotti chimici.
Le principali funzioni di stoccaggio nella catena di approvvigionamento possono quindi essere riassunte come segue:
- proteggere le merci in tutte le fasi della catena di approvvigionamento;
- facilitare la movimentazione dei prodotti con un raggruppamento corretto;
- comunicare le caratteristiche delle merci per garantirne la corretta movimentazione;
- talvolta, soprattutto nelle aziende di e-commerce, l'imballaggio ha anche la funzione di comunicare e fidelizzare il cliente finale, promuovendo l'immagine del marchio dell'azienda.
Leggi anche: Dove comprare scatole e altri imballaggi per spedizioni se cerchi il miglior rapporto qualità/prezzo
Imballaggio primario
L'imballaggio primario è quello che entra in contatto diretto con il prodotto stesso.
Secondo questa definizione, una scatola di cereali non sarebbe considerata un imballaggio primario ma il sacchetto all'interno della scatola sì, perché è la parte che contiene effettivamente il contenuto della scatola. Se i cereali fossero contenuti direttamente nella scatola (senza il sacchetto), potrebbero con facilità diventare stantii e venire alterati dall'umidità o dalla luce, il che potrebbe degradarne il gusto, la consistenza e la struttura.
Il compito principale dell'imballaggio primario è dunque proteggere e conservare il prodotto all'interno.
L'imballaggio primario viene spesso definito imballaggio per la vendita al dettaglio, anche se questo termine viene talvolta utilizzato anche per descrivere l'imballaggio secondario.
Utilizzando l'esempio dei cereali di cui sopra, l'imballaggio primario comprende, in realtà, non solo il sacchetto in cui sono contenuti i cereali, ma anche la scatola in cui il sacchetto è conservato.
Sì, hai ragione, sembra una vera e propria contraddizione.
Ma pensaci: se hai mai vagato con il carello nella corsia dei cereali al supermercato, avrai certamente notato le scatole dai colori vivaci con immagini di cereali dalla texture particolare, perché sono progettate esattamente per attirare lo sguardo e l'attenzione.
Quindi, riassumendo, possiamo definire imballaggio primario il packaging con il quale il prodotto viene normalmente acquistato.
Per fare un altro esempio, le bevande gassate sono conservate in una lattina: la lattina è considerata l'imballaggio primario perché è il modo in cui il prodotto viene consegnato al consumatore.
Sono considerati imballaggi primari:
- cartoni del latte;
- lattine di birra;
- bottiglie di plastica per detersivi;
- sacchi per l'imballaggio del calcestruzzo;
- scatole di cartone per mobili.
Imballaggio secondario
L'imballaggio secondario è generalmente utilizzato per raggruppare una certa quantità di prodotti in un'unità coesa e facile da identificare, con lo scopo di poterli rintracciare più facilmente.
Le spedizioni di prodotti più piccoli vengono spesso effettuate utilizzando l'imballaggio secondario.
L'imballaggio stesso può essere composto da diversi pezzi singoli, tra cui:
- la scatola stessa;
- l'imbottitura interna;
- i separatori di prodotti;
- i rinforzi per evitare lo schiacciamento o l'ammaccatura della scatola;
- e così via.
Per la maggior parte delle persone, l'imballaggio secondario è ciò che viene in mente quando si pensa all'imballaggio vero e proprio. Tutto, dalle confezioni di marca per l'e-commerce che si ricevono per posta alle scatole personalizzate che tappezzano gli scaffali di un negozio al dettaglio, fa parte del livello di imballaggio secondario.
I singoli pezzi possono essere ulteriormente personalizzati, al fine di rendere il prodotto più visibile e facilmente reperibile in un magazzino o in un negozio al dettaglio.
Rifacendoci all'esempio dei cereali, l'imballaggio secondario sarebbe la scatola che contiene più scatole di cereali personalizzate da immagazzinare in un deposito prima di andare sugli scaffali dei negozi. Un altro esempio potrebbe essere la 'confezione da frigorifero' per le bevande gassate, utilizzata per conservare insieme diverse lattine e offrire un ulteriore strato di protezione.
Ma a volte, l'imballaggio primario e quello secondario possono sovrapporsi.
Ad esempio, i negozi al dettaglio spesso ricevono dei DVD di un film appena uscito all'interno di una scatola che funge anche da espositore. La scatola serve come imballaggio secondario per proteggere l'articolo, ma anche come imballaggio primario per la vendita al dettaglio per attirare l'attenzione del consumatore, anche se la custodia del DVD è il modo in cui il film viene consegnato al consumatore.
Imballaggio terziario
L'imballaggio terziario è spesso noto come imballaggio per merci sfuse o imballaggio di transito.
Viene utilizzato per trasportare un numero maggiore di merci in modo sicuro e protetto fino a destinazione; quindi, per rimanere fedeli al nostro esempio, immagina diverse scatole piene di cereali che arrivano su pallet ai centri di distribuzione.
Questo tipo di imballaggio facilita:
- la movimentazione;
- l'immagazzinamento;
- la spedizione di merci come unità singole e autonome.
Spesso, l'imballaggio terziario è costituito da diverse scatole di cartone raggruppate insieme con una pellicola elastica per evitare che l'imballaggio venga spostato e urtato durante il trasporto.
In genere i consumatori non vedono l'imballaggio terziario, poiché spesso viene utilizzato solo per aggiungere un ulteriore strato di protezione all'imballaggio secondario e per raggruppare spedizioni più grandi per immagazzinare e recuperare facilmente le referenze.
Leggi anche: Nastro adesivo telato americano: a cosa serve e quando usarlo per gli imballaggi
Conclusioni
In questo articolo abbiamo spiegato la differenza tra imballaggio primario, secondario e terziario. Se dunque sei alla ricerca di materiale di qualità per un buon packaging dei tuoi prodotti o dei tuoi beni personali per traslochi o spedizioni, visita il sito di Imballaggi 2000, il portale di punta del settore.
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